Sono partito alle 02h30 da casa, per essere alle 06h30 immobile e piazzato in appostamento al pellegrino. Non si scherza. Il falco è in pieno periodo riproduttivo, ed ogni forma di disturbo può compromettere la nidificazione. Faceva ancora buio, e sentivo i richiami della coppia: Kiiiiikkkk- kiiiiik- kiiiiiikkk… glaciale, da rabbrividire! La vera natura selvaggia, quella che ancora un po’ intimorisce talmente è bella.
Falco pellegrino (Falco peregrinus) – Svizzera, aprile 2013
Pian piano, il sole disegna il suo percorso tra nubi e foschie. Il volo dei falchi sibila talvolta sopra l’appostamento, rendendomi attento. Ma la mia visuale è ridotta ad un’apertura di circa 40 cm di larghezza per 30 di altezza, frontalmente. Sull’albero dove li aspetto, non succede nulla. Ma il tele é pronto sulla reflex, e allineato con l’unico buco nelle reti che dà sull’esterno. La giornata passa piano. Ne approfitto per pensare e prendere appunti. Non posso uscire, rischierei di disturbarli.
Pazienza… pazienza…. tempo e ancora tanta pazienza. Poi lo sento, vicinissimo. Sta mangiando ad alcuni metri, probabilmente su di un posatoio che conosce. Odo chiaramente il rumore delle piume strappate, dei tendini che si strappano nella carne. Sbircio tra le giunzioni di due teli mimetici e lo scorgo: 3 metri a destra, a 4 metri di altezza. Assaporo il momento immobile, non respiro. Mi è impossibile tentare qualcosa, mi vedrebbe e mi sentirebbe.
Falco pellegrino (Falco peregrinus) – Svizzera, aprile 2013
Poco più tardi vola a 50 metri. Riesco a infilare il piccolo tele dietro una rete e lo ritraggo nel suo biotopo. Sono le 14h, sono ormai 8 ore che aspetto.
Mi scoraggio quando un aliante sorvola la zona per più di tre ore, disturbando evidentemente la coppia, che non si manifesta più.
Poi alle 18h30, mentre sto per abbioccarmi, il richiamo di un falco pellegrino mi riporta alla realtà dei 2 metri quadri di appostamento. Senza fiatare, lentissimamente, mi raddrizzo per mettere l’occhio al mirino… ECCOLO!
Albanella pallida (Circus macrourus) – Piano di Magadino, Ticino, Svizzera, 12.04.2013
Mi ero da poco appostato per fotografare il bagno della cutrettola, quando improvvisamente ballerine, storni e cutrettole sono fuggiti lanciando grida d’allarme.
Ho cercato lentamente intorno a me per capirne la ragione. Mi aspettavo di vedere una persona a passeggio o un cane.
Poi, a circa 25 metri, ho visto il rapace. Battito d’ali energico e regolare, tipico de un’albanella. Il predatore si é posato in un campo ad oltre 50 metri di distanza, lasciandomi nel dubbio.
È arrivata la primavera e con essa aria di novità per il sito. Era da tempo che volevo dare una rinfrescata a indionature.com. Con l'aiuto del grandissimo Pietro, che colgo…